GLI SCARABOCCHI
Il termine “scarabocchio” deriva dal latino scarabeus (scarabeo, scarafaggio) successivamente trasformatosi in forma peggiorativa scarabunculus.
In effetti, lo scarabocchio è un insieme di linee o disegni che ricordano la forma di uno scarafaggio.
Lo scarabocchio è il linguaggio spontaneo di un bambino attraverso il quale esprime le sue emozioni. Inizia a scarabocchiare verso i due/tre anni, utilizza sia le dita che oggetti come matite e bastoncini e scarabocchia su qualsiasi superficie (carta, muro, pavimento, sabbia).
Attraverso questo tipo di scrittura si esprime, “parla” e i segni che a prima vista sembrano senza senso sono, in realtà, “discorsi” importanti che il bambino esprime alla sua mamma e al suo papà. Sono “discorsi” che emozioni, paure, desideri, angosce e i suoi ritmi biologici e psicologici.
Scarabocchi famosi
Cosa osservare
La visione di un disegno infantile non dovrebbe limitarsi all’osservazione di “cosa” ha disegnato il bambino.
E’ molto importante osservarlo “all’opera” per notare come impugna la matita, ad esempio, così come valutare la pressione esercitata, da dove è partito, il tratto, lo spazio.
Qui di seguito le indicazioni relative a possibili interpretazioni delle maggiori caratteristiche osservabili.